Scuola in presenza: aumentano i casi. Nuove norme rispetto alla quarantena.

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Scuola in presenza: aumentano i casi. Nuove norme rispetto alla quarantena.

SCUOLA IN PRESENZA: AUMENTANO I CASI. NUOVE NORME RISPETTO ALLA QUARANTENA.

PUBBLICATO IL 05/11/2021, CATEGORIA: MONDO SCUOLA, AUTORE: CISL SCUOLA EMILIA ROMAGNA

L’ultimo monitoraggio diffuso dalla cabina di regia dell’istituto superiore di sanità è abbastanza allarmante e la diffusione del covid crea qualche preoccupazione. 


Il mese di settembre dell’anno corrente si è aperto con una scuola in presenza, un obiettivo che ha visto qualche ostacolo e punti di discussione all’ordine del giorno. Come si presenta la situazione allo stato attuale delle cose? 

L'indice Rt, che ci dice quante persone possono essere contagiate da una sola persona in media e in un certo periodo di tempo in relazione all’efficacia delle misure restrittive, è salito sopra l’1% il che significa che un contagiato trasmette il virus a più di una persona con effetto moltiplicativo.


Si ragiona sull’aumento dei contagi

Con l’aumento dei contagi si ragiona anche sulla scuola dove la situazione è ancora discreta. Il maggior numero di casi positivi si registrano alla scuola dell’infanzia e primaria dove i vaccini non sono stati ancora effettuati. Numero minore di casi si verificano nella scuola secondaria di secondo grado. 

Nonostante la copertura vaccinale e tutte le misure di prevenzione del caso, la situazione desta qualche preoccupazione. 


Quali saranno le nuove regole della quarantena?

Risulta necessario capire quali saranno le procedure da attivare nel caso in cui gli studenti risultino positivi. 

  • Se in una classe ci sarà un caso di covid, andrà  in quarantena solo lo studente positivo.

  • Se ci sono due casi di positività andranno in quarantena tutti gli studenti non vaccinati della classe che saranno in dad, mentre i vaccinati verranno sottoposti a tampone. 

  • Se ci saranno tre casi di positività al covid tutta la classe in quarantena e le lezioni saranno seguite in dad. 


Uscita la nuova bozza del protocollo

Nella bozza del nuovo protocollo uscito con la nuova circolare si dice sostanzialmente che l'azienda sanitaria locale (Asl) non può intervenire tempestivamente, dunque saranno i dirigenti scolastici insieme ai referenti  per il protocollo covid ad individuare i contatti scolastici dello studente positivo e a prescrivere le misure in base a quanto detto precedentemente.


Richiesta al Ministero dell’Istruzione

La Cisl Scuola Emilia Romagna ha protestato rispetto a questo richiedendo un incontro urgente con il Ministro dell’Istruzione al Ministero dell’Istruzione.


Perché? Perché abbiamo sottoscritto un protocollo di sicurezza per l’avvio dell’anno scolastico. «Queste regole non dovevamo apprenderle dalla stampa, ma dovevamo essere consultati, pertanto volevamo confrontarci sulla nuova circolare che dovrebbe uscire» - afferma Monica Barbolini rappresentante generale della Cisl Scuola Emilia Romagna. 


Continua:

«Qualora non si dovesse intervenire subito non ci pare assolutamente corretto questo tipo di procedimento. Non ci pare compito del dirigente scolastico prendere decisioni di questo tipo, andandosi a caricare di ulteriore responsabilità di un anno veramente difficile». 


Una mancanza di sensibilità nei confronti del dirigente e di una scuola gravata di una responsabilità che deve essere della sanità.

Dunque, la CIsl Scuola ha chiesto un incontro urgente per riflettere su queste questioni. 


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